Pochi giorni fa il magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit, ha dedicato un approfondimento alla nostra scuola.
L’articolo ripercorre le tappe dell’incontro tra la Giò 23 e Spazio Aperto Servizi, cooperativa sociale che da oltre 27 anni si prende cura delle persone più fragili nell’area metropolitana di Milano, attraverso una rete di servizi socio-sanitari, assistenziali, educativi e di accoglienza abitativa.

Da anni impegnata nel settore dell’educazione, SAS è presente in circa 60 istituti con il servizio di integrazione scolastica per i bambini fragili

«L’incontro con la Giò 23 è stata un’occasione straordinaria – spiega Simona Fazio, presidente di SAS Scuole. Da tempo, Spazio Aperto Servizi si è interrogata sul ruolo della scuola sia dal punto di vista dell’istruzione, che dal punto di vista sociale […]. Ad un certo punto abbiamo sentito l’esigenza di creare un’impresa sociale in cui potessimo davvero esprimere la nostra idea di scuola. Una scuola inclusiva e aperta. Una scuola che sia spazio di apprendimento e di crescita, non solo per i bambini, ma per le loro famiglie e per tutto il quartiere. Abbiamo studiato, ci siamo interrogati e abbiamo iniziato un dialogo con le realtà del territorio».

L’arrivo del Covid-19 e il lockdown avrebbero potuto arrestare il progetto, ma si sono in realtà trasformati in una sfida da cogliere, proprio in un momento molto delicato, in cui la scuola è al centro di un grande dibattito.

Leggi l’articolo completo di Diletta Grella.